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Art & Craft per il benessere fisico e mentale. L’arte fa sentire tutti meglio.

 

a cura di Greta Recalchi

 

Una delle cose a cui la nostra generazione tiene di più è il benessere mentale.

Soprattutto dopo il Covid, l’eventualità di essere aiutati anche dal punto di vista psicologico è diventata fondamentale.

Su tutti i social è possibile vedere come l’essere in pace con noi stessi, nella mente e nel corpo, sia un fattore della massima importanza e come si stia cercando di far diventare la terapia una cosa normale, evitando la demonizzazione a cui, soprattutto nelle generazioni precedenti, questa pratica è stata sottoposta.

Ovviamente ci sono tanti approcci differenti che si possono tentare nel momento in cui si ha la necessità (o anche se non la si ha, sappiamo perfettamente quanto sia importante andare in terapia come percorso anche se non se ne sente il bisogno), ma un aiuto grande lo si può ricevere anche dalle attività artistiche, in quanto direttamente legate alle nostre emozioni e sensazioni, ai nostri stessi traumi passati e alle preoccupazioni.

L’arte e le attività creative possono incanalare sia le nostre energie negative sia quelle positive, facendoci sentire meglio.

Questo articolo propone una serie di idee e spunti che possono aiutarci quando siamo in ansia o ci sentiamo agitati, trovando il benessere perso in qualcosa di stimolante.

Vorrei specificare che queste pratiche sono adatte anche ai non creativi: stimolare la fantasia non è soltanto per gli aspiranti artisti, si può essere creativi senza essere artistici e viceversa, quindi questi spunti sono per tutti, augurandomi che possano aiutarvi davvero a sentirvi meglio o, più semplicemente, a trovare una valvola di sfogo differente.

Naturalmente questi suggerimenti non sono la soluzione. Soprattutto quando un evento ci ha sconvolto particolarmente è giusto che se ne parli con una figura professionale adatta a supportare nel modo migliore, ma questi sono piccoli gesti che possono aiutare nella vita di tutti i giorni.

  1. LA SCRITTURA

La scrittura è un mezzo potente per esplorare i propri pensieri. Molti studi hanno dimostrato che la scrittura espressiva (Journaling e scrittura di poesie) aiuti a ridurre lo stress, ad aumentare la consapevolezza emotiva e migliorare il benessere psicologico.

  • DIARIO: il journaling è una pratica FENOMENALE, e posso dirlo per esperienza.
    A volte ci sentiamo troppo pieni, pieni di tutto: pensieri, situazioni e a volte anche persone. Avere un diario, un’agenda o anche più semplicemente un foglio bianco in cui buttare giù quello che sentiamo ha un effetto immediato di sollievo, come se avessimo parlato per ore con una persona fidata. È anche un modo molto utile per la meditazione e la visualizzazione.
  • SCRITTURA LIBERA: o scrittura continua, è una pratica che consiste nello scrivere quello che si pensa senza curarsi grammatica, come una stream of consciousness; non importa la forma ma dove sta conducendo. Infatti questo esercizio porta spesso a intuizioni e a nuove consapevolezze riguardo noi stessi e i nostri sentimenti.
  • LETTERE: a chiunque, persone, luoghi, noi stessi. Permette di elaborare quello che sentiamo e a volte arrivare a conclusioni a cui non avevamo pensato.
  • SCRITTURA GUIDATA: si basa sul completamento di frasi o sul rispondere ad alcune domande preimpostate. Sul mercato sono già presenti dei libri di questo tipo che probabilmente troverai proprio nella sezione “crescita personale” della tua libreria di fiducia, mica è un caso!

Benefici:

  • riduzione di stress e ansia: scrivere per 20 minuti al giorno riduce gradualmente le emozioni negative e ci permette di incanalare sentimenti ed emozioni.
  • miglioramento dell’umore e salute emotiva: con la scrittura si può attribuire un senso a esperienze difficili, trasformando la sofferenza in un’emozione gestibile
  • autoconsapevolezza: tenere un diario può portarci a una maggiore consapevolezza di sé e alla riflessione su esperienze e azioni del passato.
  • supporto nel processo di guarigione: può essere utile a organizzare e dare un senso a traumi che ci hanno segnato favorendone l’elaborazione.
  • miglioramento delle relazioni interpersonali: avere una visione completa di quello che proviamo può aiutarci anche nel momento in cui dobbiamo comunicare con qualcuno, facilitando la comunicazione e l’empatia.

  1. L’ARTE VISIVA (DISEGNO, PITTURA E SCULTURA)

Il disegno, la pittura e la scultura sono sempre state utilizzate come terapie artistiche, soprattutto con persone che fanno fatica a esprimersi.

Le attività artistiche sono considerate comportamenti complessi che combinano più elementi (impegno immaginativo, attivazione dei sensi, eccitazione emotiva e stimolazione cognitiva) e per questo motivo possono portare a un maggior benessere già da bambini.

Non c’è un metodo unico, una tecnica vera e propria. L’arte è un mezzo così personale e soggettivo che ci permette non solo di considerare arte quello che per noi è arte, ma anche di fare arte senza avere per forza delle basi teoriche o pratiche.

Ovviamente anche l’apprendimento delle tecniche contribuisce a farci stare meglio, spostando il focus dal nostro malessere su qualcosa di stimolante. Imparare cose nuove è già di per sè è un’attività che ci rende soddisfatti di noi stessi ed emozionati.

Ci sono tante piattaforme come Domestika che possono supportarci in questo tipo di progetti, ma anche sul tuo territorio puoi sicuramente trovare corsi in presenza, utili anche per conoscere persone nuove che hanno almeno un interesse comune al tuo.

  1. MUSICA E SUONO

È risaputo che la musica abbia degli effetti terapeutici su di noi perché l’ascolto o la pratica musicale attiva aree del cervello che regolano la motivazione, l’auto-disciplina e l’espressione emotiva.

Si tratta di una pratica che aiuta con l’ansia e con lo stress anche grazie alla produzione di dopamina che porta a una sensazione di piacere.

Ricordiamoci che non è necessario saper suonare uno strumento (anche se come abbiamo detto prima, trovare un corso è sicuramente stimolante sia per noi stessi sia per la socializzazione).

Per fare musica, il primo strumento che ci è stato donato è la voce: canta a squarciagola le tue canzoni preferite e ti sentirai subito meglio!

Inoltre è risaputo che anche le canzoni tristi ci aiutano nei momenti negativi perché danno la sensazione di condividere il nostro stato d’animo con qualcuno che ci capisce anche attraverso il significato della canzone, rievocando tutta una serie di ricordi e producendo due effetti:

  • empatia: al contrario di quello che si pensa, l’ascolto di musica triste non ci rende più tristi ma ci aiuta nel processo di accettazione fornendoci sostegno; ci porta a rivivere quel sentimento e ad affrontarlo in modo diverso, donando una sensazione di sollievo.
  • rassicurazione: il messaggio della musica è rassicurante e non aggressivo in quanto suscita in noi emozioni romantiche e permette il rilascio di sostanze che provocano piacere.

  1. DANZA, MOVIMENTO, TEATRO E RECITAZIONE

Il teatro è un potente strumento di espressione emotiva. Partecipare ad attività teatrali o fare esercizi di recitazione aiuta a migliorare la consapevolezza di sé, a conoscere meglio noi stessi e a superare i nostri limiti.

Gran parte del lavoro lo fanno soprattutto gli esercizi di improvvisazione che mettono alla prova la nostra capacità di lasciarci andare. Il teatro permette, impersonando altri personaggi, di avvicinarci a loro in modo protetto e sicuro indagando allo stesso tempo anche noi stessi, ci permette di migliorare la conoscenza del nostro corpo e della nostra voce.

Alla conoscenza del nostro corpo è legato anche il benessere che ci provocano la danza e il movimento. Infatti, secondo alcuni studi, la danza è un’attività psicofisica che ha grande effetto sul benessere psicologico in quanto riguarda più ambiti: individuale, relazionale e sociale.

L’ambito individuale viene diviso in livelli:

  • livello fisico: aumenta la consapevolezza di sè, come se ci rendessimo conto che il nostro corpo esiste ed è vivo all’interno di un determinato spazio, mentre ci muoviamo lo stiamo risvegliando.
  • livello neurologico: aiuta il cervello grazie allo sforzo di memoria che deve fare per ricordare i passi e grazie allo stimolo a cui i cambi di velocità e ritmo lo sottopongono
  • livello psicologico: tramite il ballo si unisce l’azione motoria agli stimoli sensoriali attraverso il corpo. Le posizioni e i movimenti infatti precedono la nostra azione verbale riuscendo a coinvolgere pensieri e sensazioni. È per questo che la danza può rappresentare proprio un percorso di crescita personale in cui gli elementi principali sono il corpo, il movimento, l’espressione creativa e la relazione.

Nella vita di tutti i giorni la danza è utile perché mentre balli non ti verrà mai in mente l’esame che stai preparando o l’interrogazione imminente. Il tuo cervellooccupato a ricordare una sequenza di passi e movimenti a ritmo di musica che inoltre aiutano te e il tuo corpo a rilassarsi e lasciarsi andare.

  1. FOTOGRAFIA e VLOGGING

Premettiamo che non serve assolutamente un’attrezzatura costosa per queste attività, puoi svolgerle entrambe grazie al tuo cellulare, senza l’ausilio di altri elementi.

Ovviamente, se dovesse diventare una passione, sono espressioni artistiche su cui c’è molto da investire (investire sulle passioni non sono mai soldi buttati), ma per provare va benissimo il dispositivo che hai probabilmente in mano in questo momento.

Su questo argomento penso di poter chiedere una mano da casa a Tziga Vertov.

Questo signore era un esponente delle avanguardie russe nei lontani anni 20, quando le prime teorie cinematografiche si stavano sviluppando e stava iniziando a nascere proprio il tipo di concezione del cinema che conosciamo oggi.

Vertov teorizza il Cine-occhio, cioè il fatto che ogni cosa – nel momento in cui viene osservata attraverso gli occhi del quotidiano – appare banale, mentre se viene osservata attraverso la cinepresa diventa “straniera”, nuova e genera una serie di sorprese senza fine. L’occhio della cinepresa consente di vedere le cose in modo nuovo.

Mi sembra adatto citare l’esperienza di questo artista perché nel momento in cui si sta cercando di uscire da un momento buio è un po’ come se stessimo cercando anche di uscire dal pessimismo che stiamo creando noi.

La fotografia in questo senso è uno strumento meraviglioso, ti permette di indagare proprio quello che per te è visivamente bello, ciò che ti cattura e ti colpisce, non deve essere per forza una foto da mostra fotografica, ma deve essere importante per te.

A me personalmente piace molto stampare le foto a cui mi lego: con l’avvento del digitale si è un po’ perso il vero significato di “scattare una fotografia”, quanto fosse lungo e complicato farlo in analogico e quanto rendesse speciale poi il prodotto finito.

 

 

 

Student* fuorisede a Pisa, Greta frequenta il DISCO (corso di laurea triennale in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione). Appena può, dà libero sfogo alla sua creatività: scrive, dipinge, fotografa, filma, lavora all’uncinetto, ricicla, riusa. E cura la rubrica di Grow App “Art & Craft – fatto con le mie mani”.