Chi non conosce Legami? Uno dei brand di cartoleria più iconici
Legami Boutique è più di una Cartoleria e di un gift store: è il regno delle “piccole cose”.
Non solo Flying Tiger Copenhagen, insomma!
Legami è un brand nostrano, nasce a Bergamo per poi decollare verso altre destinazioni nazionali e internazionali. Ed è uno dei rari brand italiani che ha la sua prima sede “nel garage di casa”, in puro stile Bill Gates, senza grandi investimenti iniziali o esperienze pregresse nel settore.
Il creatore e attuale Ceo Alberto Fassi parte con un’idea semplice ma vincente: il recupero vintage della cinghia per i libri – in evidente controdenza con gli zaini, che hanno monopolizzato il mercato scuola e tempo libero negli ultimi 30 anni. Il mondo della cartoleria, con i suoi oggetti utili e/o dilettevoli è per lui una vera passione. Intramontabile.
Ma com’è riuscito a raggiungere la popolarità, partendo da un accessorio ormai così poco utilizzato e per i più giovani addirittura sconosciuto? Per il primo lancio della cinghia da libri, Fassi aveva deciso di renderla disponibile in diversi colori, ognuno a simboleggiare un diverso genere di legame sentimentale.
Il nome scelto aveva un’ambiguità di fondo che avrebbe giocato in suo favore: poteva essere interpretato sia come una sorta di invito, lègami (riferito ai libri che si tengono stretti insieme con la cinghia), oppure legàmi, inteso come relazioni fra le persone, un tema trasversale alle generazioni ma oggi più che mai sentito e attuale.
Il settore della cartoleria era costituito da accessori uniformati come stile, impersonali. C’era però una domanda latente, un desiderio comune che Fassi è stato in grado di intercettare, di prodotti che si caratterizzassero finalmente per la loro tipicità, per i colori e l’originalità, per la simpatia.
Lagami crea prodotti che raccontano storie. Ogni articolo, anche piccolissimo, è portavoce di un sentimento o di un’emozione positiva. C’è l’intento di svecchiare un segmento merceologico ordinario e ripetitivo, restituendogli un nuovo impulso, una ventata di aria fresca, sensazioni allegre e tenere.
Chi entra in questo spazio cerca una “coccola”, un oggetto che trasmetta positività, che faccia sorridere. Per questo il motto dei prodotti è “continua a sognare”, un love brand a tutti gli effetti.
Oggi Legami ha 57 boutique, 400 dipendenti – soprattutto donne – con un’età media di 33 anni ed è un gruppo a forte vocazione inclusiva.
L’azienda vuole continuare a crescere e lo fa perseguendo la strada della sostenibilità, sostanzialmente attraverso due progetti: il primo riguarda la piantumazione e tutela di una parte della foresta Amazzonica e la produzione di energia pulita, idroelettrica, in India. L’altro consiste nell’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili, oltre a packaging sempre più sostenibili e che generino minori emissioni di Co2.
Attualmente, e non è un dettaglio di poco conto, Legami è una delle poche aziende italiane a impatto zero, cioè che neutralizza tutta l’anidride carbonica che emette.
Legami vuole continuare a diversificare il suo catalogo, che allo stato attuale conta già migliaia di prodotti divisi in 15 categorie. Prodotti che sono molto caratterizzati, dicevamo, ma che non necessitano di adattamenti nella loro dislocazione geografica anche internazionale perché veicolano emozioni e le emozioni le provano tutti gli esseri umani, pure se parlano lingue diverse.